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RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ???

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Messaggio  Giampypampy Mar 24 Mag 2011, 15:00

Dal Resto del Carlino del 24/05/2011

Mirco Ricci: "Serve la ferrovia Fossombrone-Pergola"
"È un tratto di appena dieci chilometri, ma molto importante per collegare il territorio con la capitale"

Mirco Ricci, capogruppo Pd delle MarchePesaro, 23 maggio 2011 - "Serve la ferrovia Fossombrone-Pergola per collegare il territorio con Roma". È quanto chiede Mirco Ricci, capogruppo Pd Marche: "La Regione Marche ha già fatto audizioni con le categorie economiche per il piano strategico delle infrastrutture e della mobilità alternativa. Chiederò che venga inserito un tratto di ferrovia che unisca Fossombrone con Pergola. E’ un tracciato di appena 10 chilometri, ma molto importante perché esiste già il tratto Pergola-Fabriano da cui poi partono i treni per Roma e questa è la chiave di volta per collegare il territorio con la capitale".

Ricci continua: "In questo contesto possiamo inserire una linea nuova Fano-Fossombrone e Fossombrone-Urbino. Ma dimentichiamoci del vecchio tracciato Fano-Urbino, non è sostenibile per costi e per le numerose modifiche che richiederebbe sui passaggi a livello, incroci a raso e ammodernamenti. Proprio per questo - spiega - non mi convince la non scelta sulla vecchia ferrovia Fano-Urbino, la Regione deve dimenticarsi di questa possibilità e concentrarsi su una mobilità funzionale al territorio. Dobbiamo pensare che da Fossombrone potremo raggiungere la capitale con nuove linee grazie al raccordo Pergola-Fossombrone. In questo contesto di mobilità alternativa e sostenibile una pista ciclabile al posto delle vecchie rotaie della Fano-Urbino andrebbe anche incontro a richieste turistiche del territorio. Le ciclabili che si immergono nella natura, come quella appena realizzata del Foglia, possono essere dei forti veicoli turistici della provincia di Pesaro e Urbino. Mi impegnerò personalmente per ottenere questi obiettivi nel Piano Strategico Regionale delle Infrastrutture, anche con emendamenti se fosse necessario".

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Messaggio  mimaz Sab 30 Apr 2011, 21:17

Marco ho seguito il tuo consiglio, ho dato una ripulita all'articolo e l' ho spedito al giornalista.
vediamo se lo pubblicano.
Trovami il modo per pubblicare la rassegna stampa.

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Messaggio  marcops Sab 30 Apr 2011, 14:12

michela, é una bella risposta. Io la spedirei anche al giornale che pubblica questi articoli, in quanto per dovere di cronaca chi legge ha diritto di essere correttamente informato.
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Messaggio  mimaz Sab 30 Apr 2011, 11:40

RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ??? Messag10

A questi due compari che imperterriti, forse per compiacere al presidente Ricci, continuano a contrapporre le piste ciclabile ai binari tirando in ballo lo studio SVIM facendo finta di non sapere dell'errore colossale che commetteva nelle conclusioni (L. 662/1996)
rispondo:

Recentemente la stazione di Pesaro, dopo la protesta del Presidente della Camera di commercio , è diventata centro di grande interesse del Consiglio provinciale, allargato poi al Consiglio comunale Pesarese.
Il presidente Drudi aveva certamente le sue buone ragioni a lamentarsi della chiusura “della moderna porta” della città - capoluogo di provincia - alle ore 22:00.
Una città come Pesaro, sede di un importante distretto industriale, di eventi culturali, sportivi e fieristici di rilevanza nazionale e rinomata sede turistica, non poteva permettersi una stazione in stato d’abbandono dalle 10 di sera.
Questa carenza di servizio avrebbe avuto riflessi negativi sulle imprese del comparto turistico, vanificando gli sforzi ed i progetti di un settore che poteva essere una locomotiva anti crisi.
Immediatamente, il firmamento dei politici della provincia, spalleggiata dal presidente Ricci, sposa le tesi del presidente Drudi e si mobilita compiendo un sopralluogo alla stazione ferroviaria di Pesaro, rimarcandone tutti i problemi per dare una risposta alle esigenze dei cittadini e del territorio.
Chi usufruisce del treno alla stazione di Pesaro, si sarà sicuramente accorto che mai come in questi ultimi tempi, siano stati fatti e si protraggono lavori di manutenzione e abbellimento: la nuova tinteggiatura e il restauro dell’edificio, i rifacimenti dei bagni con accesso ai diversamente abili, l’impermeabilizzazione della pensilina e del sottopassaggio.
Insomma, questo sopralluogo ha un sapore comico perché i lavori da eseguire rilevati sono già tutti in itinere. Certamente hanno durata maggiore rispetto ad altre situazioni perché bisogna eseguirli compatibilmente con la circolazione dei treni.
Però ritengo che questa storia abbia un merito: l’aver messo in risalto l’importanza delle stazioni e del servizio ferroviario per le città. Inoltre, l’aver pianificato un percorso tattile per non vedenti, sottolinea le capacità dei treni a venire incontro alle esigenze dei diversamente abili.
Allora mi pongo il solito enigma: se la Giunta provinciale è preoccupata per la stazione di Pesaro ritenendola una componente fondamentale del progresso sociale ed economico dei suoi cittadini, perchè si disinteressa della ferrovia Fano Urbino? Anzi ha avviato un nuovo tentativo per dismetterla definitivamente al fine di realizzarci una discutibile pista ciclabile?
Le stazioni di Fossombrone, Fermignano e Urbino non possono essere anche loro “moderne porte d’accesso”? Una maggior capillarità ed efficienza del servizio ferroviario non svilupperebbe progresso e maggiore economia per le attività turistiche della vallata del Metauro come a Pesaro? I diversamente abili abitano solo nel capoluogo di provincia? Il riferimento per gli studenti dell’Università non potrebbe essere la stazione di Urbino piuttosto che quella di Pesaro?
L’intenzione della provincia di realizzare una pista ciclabile sui binari della Fano Urbino, oltre ad essere un’ opera di sola utilità domenicale in condizioni meteorologiche favorevoli, è la pietra tombale dei collegamenti ferroviari per l’entroterra.
Una ferrovia in un nuovo tracciato avrebbe dei costi insostenibili e le normative attuali impedirebbero la sua costruzione all’interno dei paesi, quindi a chi servirebbe?
Infine voglio sperare che gli Urbinati non si accontentino del “trenurbino”, un mezzo turistico gommato da 25 posti a forma di treno che dovrà trasportare i visitatori da Borgo Mercatale a Piazza del Rinascimento, ma pretendano il treno vero, quello che veramente porterà i turisti.

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Messaggio  Giovanni Carboni Ven 08 Apr 2011, 23:16

Grande Michele Very Happy
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RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ??? Empty MICHELE OTTIMA CRONOSTORIA

Messaggio  giovanni baldelli Gio 07 Apr 2011, 22:08

MICHELE HAI FATTO UNA ECCELLENTE CRONOSTORIA DEL NOSTRO PRESIDENTE RICCI & CO.



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Messaggio  mimaz Gio 07 Apr 2011, 16:42

Giovanni è sempre la solita storia: DIVIDI ET IMPERA; induci nel circuito mediatico più informazioni false possibili. Ti ricordi le parole del prof. Salsa?? Ogni era ha la sua forma di comunicazione mediatica, ed impedisci che le persone s'informino.
Noi lottiamo soprattutto contro queste ipocrisie. Anche se falliremo (ma dubito) almeno ci abbiamo provato, e per ora la partita la stiamo vincendo noi : poveri giardinieri volontari del sabato pomeriggio, contro i potenti politici/tecnici ossequiati di sempre.
E siccome anche noi abbiamo la nostra piccola possibilità mediatica, voglio scrivere la storia che nessun giornale pubblicherà:

La posizione contraria del presidente della provincia Matteo Ricci alla riattivazione della linea ferroviaria Fano-Urbino è nota a tutti da tempo, anche se non ha mai spiegato in maniera tecnica i motivi, ma ha solo parlato di nostalgia e piani strategici futuristici.
La trasformazione dei binari da Fano ad Urbino in pista ciclabile è per lui talmente urgente ed importante che, per riuscirci, usa metodi che mi ricordano i personaggi della famosa favola collodiana.
Traendo i riferimenti nelle sue ultime dichiarazioni fatte nel programma “La provincia in diretta” a Fano TV il 10.03.2011 e, precedentemente, a quelle del 18.10.2010 nell’assemblea del PD a Tavernelle di Serrungarina dal titolo “Ferrovia Fano Urbino & pista ciclabile”, faccio i seguenti parallelismi:
PINOCCHIO: come al burattino di legno anche a Matteo piace raccontare cose non esatte, infatti, parlando dei tentativi di riattivare la ferrovia Fano-Urbino, ricorda numerosi “ordini del giorno” votati a iosa nei 5 anni in cui è stato consigliere provinciale. Di fatto sono solo un documento di buone intenzioni.
In realtà ci fu un unico ordine del giorno (n.31/07) presentato dal consigliere di maggioranza Claudio Mari votato all’unanimità il 26/03/2007.
Il 30 marzo 2009 sempre il consigliere Claudio Mari presenta al Consiglio Provinciale una delibera (15/2009) per porre le basi per il ripristino della ferrovia. La validità della proposta è tale che sarà votata all’unanimità dai consiglieri di maggioranza e opposizione compreso l’allora presidente Ucchielli.
E’ un documento impegnativo ed il nostro Matteo, già prescelto per la futura presidenza della provincia, non si esprime: al momento della votazione esce dall’aula.
Diventa in seguito Presidente della provincia e si interessa immediatamente del futuro della ferrovia Metaurense. Incontra formalmente i vertici delle Ferrovie dello Stato che, alla sua domanda di ripristino del servizio ferroviario, gli “ridono in faccia”: sarebbe proprio interessante conoscere i loro nomi.
Quando noi dell’FVM abbiamo richiesto ad RFI notizie in merito alla riapertura della Fano-Urbino, ha risposto l’ amministratore delegato di RFI l’ing. Michele Mario Elia con lettera dell’8.03.2010, nella quale, in sintesi, afferma che la società si renderà disponibile “non appena si reperiranno i finanziamenti”.
Il nostro Presidente ammette che ha “grandissimo rispetto” per l’associazione FVM, peccato che, nonostante le continue richieste di incontro, non ci ha ancora voluto ricevere; all’ assemblea di Tavernelle non ci ha convocato; alle nostre manifestazioni, sebbene invitato, non si è mai presentato e, infine, ci ha sempre definiti dei “nostalgici”.
MANGIAFUOCO: Matteo è un tipo determinato. L’ 8 maggio 2010 scrive, in qualità di Presidente, al Ministero dei Trasporti ed al Presidente della Regione Marche, chiedendo la dismissione della linea ferroviaria in quanto potrebbe diventare “ una spettacolare pista ciclabile” e, giustifica la richiesta, affermando che “non c’è nessuna possibilità di riattivazione”. Chi glielo ha detto??
Il ministero, tenuto conto del parere sfavorevole della Regione Marche, invita la provincia a far chiarezza.
A questo punto, l’11 Giugno 2010 riunisce, la Giunta Provinciale e, con una delibera (217/2010) votata all’unanimità da 6 persone (lui con Galluzzi, Minardi, Seri,Porto e Ciaroni), propone in modo ufficiale ed illegittimo la dismissione al ministero.
Tale delibera di giunta va quindi nell’opposta direzione della delibera di consiglio dell’anno precedente, comunque, ha valore inferiore, essendo, la prima un atto amministrativo e la seconda un atto politico.
Sorprendono gli assessori fanesi Seri e Minardi e gli urbinati Galluzzi e Porto, pur sapendo che le loro città hanno già espresso parere favorevole con delibera di giunta comunale alla riattivazione della ferrovia, assecondano il presidente.
IL GATTO E LA VOLPE: per rubargli i soldi, i due compari illudono Pinocchio dicendogli che, se pianterà le sue monete nel campo dei miracoli, si moltiplicheranno rendendolo ricco e felice. Così anche Matteo cerca di far credere che, ricoprendo i binari con i tavoloni di cemento, realizzerà una struttura fondamentale per il benessere dei cittadini e lo sviluppo turistico di questa provincia.
LA FATA TURCHINA: purtroppo ancora non è entrata in scena, ma speriamo che arrivi presto, perché solo lei può essere in grado di far cambiare idea al nostro presidente.

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Messaggio  Giovanni Carboni Gio 07 Apr 2011, 13:43

LA gente ed i giornali sono altamente ignoranti. E' per questo che nessuno parla di certe cose.
La politica sfrutta l'ignoranza delle persone per fare male le cose finendo per mettere in competizione due mezzi splendidi come bici e treno e per rovinare entrambi facendo male quel che fa e volendo distruggere quello che c'è.
Io mi ero compliemntato gionri fa per un intervento fatto sul giornale (e riportato poco sotto proprio quà) perchè era una delle rare volte che si leggeva una persona che senza aver parlato mai con noi diceva cose misurate e ragionate sui dati.
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Messaggio  marcops Mer 06 Apr 2011, 13:46

esatto. E come ci insegna la scuola o l'università o propriamente il buon senso, la progettazione della pista pare affrontata proprio con grnde superficialità e pare che essa non abbia affrontato né risolto tutte le varie criticità che l'ambiente circostante impone.
Peccato però che di questa cosa siamo i primi a parlarne e che nessun politico tantomeno nessun giornale se ne sia occupato.
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Messaggio  Giovanni Carboni Mer 06 Apr 2011, 12:27

Vorrei anche aggiungere che molto spesso le piste ciclabili sono realizzate con manti di usura a freddo (economici e non inquinanti) e addobbate con siepi o staccionate di legno, dipinte di rosso, verde o blu a terra per renderle più carine e disseminate di punti paesaggistici, di sosta o per lo meno di una panchina in cui sedersi quando le gambe non ce la fanno più (non siamo tutti dei campioni no?). Questo lo dice il buon senso ed anche un qualsiasi corso di ingegneria o architettura che si rispetti.
Quella non presenta nessuno di questi pregi. E' un lungo strato di conglomerato a caldo (costoso e inquinante da produrre e stendere) arredato con bordini in calcestruzzo o addiritura barriere di tipo autostradale. Ad eccezione dei primi tratti è priva di aree di sosta e persino di illuminazione. Nemmeno una fontanella ci sta. Inoltre parte da zone marginali di entrambe le città. Penalizza le spiagge abolendo ingressi e parcheggi.
Il paesaggio più bello che si può osservare (nel tratto fanese) è la ferrovia di cui gli unici che potrebbero goderne siamo proprio noi che non ci metteremo mai piede per principio...
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Messaggio  marcops Mar 05 Apr 2011, 22:52

passando nei giorni scorsi lungo la statale non si può dire che almeno nei week-end la pista non sia frequentata.
Sabato o domenica avrò contato almeno una ventina di persone.
Anche parlando con molti, mi hanno detto che è l'unico posto dove si può girare tranquillamente in bicicletta e questo è un segnale allarmante, non tanto per noi quanto per farci capire come sono state ben progettate e sviluppate le nostre città, ma questo è un altro argomento.
Fatto sta che la ciclabile se vista come divertimentificio della domenica non si può dire che non sia un discreto successo.
Se vista come mezzo di trasporto (o meglio come coadiuvate al mezzo di trasporto - la bici appunto- ) non può essere che un mediocre successo, perchè come tutti possiamo vedere non ha tolto traffico alla statale, non ha creto parcheggi per il mare, non ha creato accessi al mare, ma soprattutto a differenza delle strade (in cui le auto che transitano sopra, grazie al pagamento del BOLLO, consentono la manutenzione della strada stessa o nel caso delle autostrade pagano un pedaggio) le bici che passano nella ciclabile per quanto la usurino in maniera insignificante, non contribuiscono in alcun modo al mantenimento della sede stessa, la quale per la collettività è solo un costo a piè di lista.
Anche il costo per la stessa pulizia della sede ciclabile dalla sabbia che prima o poi inevitabilmente la raggiungerà non può essere altrimenti.
Resta il fatto che anche l'illuminazione, pur necessaria, nel tratto Pesaro-Fosso Sejore contribuisce in maniera inequivocabile all'inquinamento ambientale, a meno che non sia dimostrato che l'energia venga esclusivamente da fonti rinnovabili.
Anche la striscia di asfalto seppur in maniera infinitesimale, contribuisce all'impermeabilizzazione dei suoli e a tutti gli annessi e connessi che ne conseguono (2m x 12 km = 24000 metri impermeabili, ovvero 24 ettari di superficie asfaltata! Per questi 24 ettari non è stata fatta alcuna compensazione ambientale, nemmeno è stata messa a dimora una pianta, non solo necessaria a fare ombra ai ciclisti, piuttosto a compensare la quantità di superficie "rubata" all'ambiente.
Questo solo per aprire alcune riflessioni di carattere economico/ambientale.
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RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ??? Empty OGGI 05 - 04 - 2011 SU IL RESTO DEL CARLINO

Messaggio  giovanni baldelli Mar 05 Apr 2011, 19:22

OGGI SUL CARLINO C'ERA UN ARTICOLO SULLA MERAVIGLIOSA PISTA CICLABILE FANO FOSSOSEJORE
CHE UN PO' LA ELOGIAVA MA MOLTO LA CRITICAVA

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Messaggio  Giovanni Carboni Mer 30 Mar 2011, 13:21

Vorrei complimentarmi con quest'uomo perchè ha scritto davvero cose sagge, andando al nocciolo del problema e facendo delle valutazioni che sono alla luce di dati verificabili. Tra le tante repliche alla ciclabile che ho sentito questa è una delle migliori ( senza nulla togliere alle altre Very Happy )
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Messaggio  Giampypampy Mar 29 Mar 2011, 19:26

Sperando sempre di fare cosa gradita, riporto un'articolo del Corriere Adriatico del 29/03/2011.

Fano

Gambioli contro l’idea di Ricci

Il Pri vuole riaprire la ferrovia dismessa
Fano Il segretario regionale del Pri Giuseppe Gambioli si oppone decisamente al progetto del presidente della Provincia Matteo Ricci di realizzare una pista ciclabile al posto della dismessa ferrovia Fano – Urbino e si appella per questo ai sindaci Corbucci di Urbino e Aguzzi di Fano. Per Gambioli l’intento di Ricci è “una scorciatoia impraticabile e illegittima ma che comunque ha già prodotto dei danni tanto è vero che ha messo in allarme il Ministero interessato che a sua volta ha chiesto chiarimenti alla Regione Marche. Per fortuna la contrastano l’inossidabile attaccamento dei cittadini della Valle del Metauro alla ferrovia, senza considerare l’ aspetto non secondario dell’economicità dell’opera. L’opera e la sua funzionalità raggiungono un pareggio di bilancio con un’affluenza di appena il 2 per cento della popolazione. Percentuale facilmente raggiungibile senza contare l’afflusso dei turisti attratti dai centri collinari e dalla città ducale, patrimonio dell’Unesco. Il Pri – aggiunge Gambioli – è stato sempre convinto dell’utilità della ferrovia è fermamente contrario alla proposta del presidente Ricci che vorrebbe trasformarla in una pista ciclabile. L’amore per la bicicletta e il messaggio positivo si sposa benissimo con il treno ma non può prenderne il suo posto. Poiché il ripristino della ferrovia Fano e Urbino non è un problema economico né un problema tecnico: rimane il nodo politico e gli amministratori dovranno prenderne atto e agire di conseguenza”.

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Messaggio  marcops Lun 21 Mar 2011, 14:57

di che lettera parli? Da come l'hai descritta mi sembra una cosa molto allarmante! Me la giri?
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RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ??? Empty OGGETTO LETTERA DI RICCI PER LA DISMISSIONE LE MIE CONSIDERAZIONI

Messaggio  giovanni baldelli Dom 20 Mar 2011, 19:18

IERI MI E' ARRIVATA PER POSTA ELETTRONICA LA LETTRA DI DISMISSIONE DI RICCI E TUTTI GLI ALLEGATI E NEL LEGGERLA HO FATTO
UNA CONSIDERAZIONE

RIGUARDANDO LE RIVISTE E LIBRI CHE IO HO A CARATTERE FERROVIARIO QUANDO UNA LINEA VIENE DISMESSA
SI PASSA SUBITO ALLO SMANTELLAMENTO DELLA STESSA
E DI CONSEGUENZA ALL'ALIENAZIONE DEI TERRENI CON DIRITTO DI PRELAZIONE DEI PROPIETARI CONFINANTI

SECONDO ME A RICCI NON INTERESSA NE LA FERROVIA E TANTO MENO LA CICLABILE VISTO CHE UNA VOLTA ALLIENATO IL TERRENO
SARA' COSTRETTO A RICOMPERARE O AD ESPROPIARE A COSTO DI MERCATO I TERRENI PASSATI AI CONFINANTI O A TERZI

IO SPERO CHE MI SBAGLI SU QUESTA CONSIDERAZIONE VISTO CHE A LIVELLO LEGISLATIVO SONO POCO AGGIORNATO SPERO CHE CHI LEGGE
POSSA ILLUMIONARMI IN MERITO A QUESTO DILEMMA

COMUNQUE SFIDO A CHIUNQUE DI TROVARMI DELLA DOCUMENTAZIONE DI LINEE DISMESSE ANCORA ARMATE DI ROTAIE TRAVERSE ECC....

PER ME' SOTTO SOTTO C'E' UN GRAN GIRO DI SPECULAZIONE EDILIZIA E TANTO ALTRO ANCORA
UNA VOLTA CANCELLATA LA TRACCIA DAL TERRITORIO CADRANNO TUTTI I VINCOLI E LA LINEA DIVERRA' COME QUELLA CHE COLLEGAVA
PERGOLA A FERMIGNANO CIOE' SOLO FABBRICATI QUALCHE OPERA E LA FRATTA DI ALBERI E ROVI CHE COSTEGGIAVA LA FERROVIA

PREGO QUELLI PIU' INFORMATI DI ME' DI COMMENTARE SU QUESTO FORUM

SALUTI A TUTTI

" OGGI LA CICLABILE FANO PESARO A RISPETTO DEGLI ALTRI GIORNI HA FATTO IL PIENO 10 CICLISTI 2 PATTINATORI E 5 PEDONI + 1 CANE"


Ultima modifica di giovanni baldelli il Lun 21 Mar 2011, 19:40 - modificato 1 volta.

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RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ??? Empty Re: RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ???

Messaggio  marcops Lun 14 Mar 2011, 19:53

ho ascoltato tutto:
1-probabilmente parla di AV senza sapere come funziona l'alta velocità e a cosa serve;
2-parla di 3° binario sulla linea adriatica. Ma è necessario? Mica siamo tra Milano e Piacenza...
3-collegamento Fossombrone (si badi bene, proprio Fossombrone e non Urbino) con Pergola-Fabriano
4-ciclabili ovunque... ma perchè non facciamo la ciclabile dei 2 mari tra Fano e Grosseto mi chiedo?? e uno gli ha pure detto bravo!!! beh, sono opinioni

Così metti caso uno studente che arriva da Forlì, che va ad Urbino, se prende in treno, cambia a Falconara, cambia a Fabriano, giunge a Fossombrone (passando per una galleria da 30-40 milioni di euro) cambia sul pullman fino a Urbino.
ma io dico se fossi quello studente cambierei a Pesaro in pullman e andrei fino ad Urbino.
Stessa cosa se venissi dal sud.
Forse se venissi da Roma potrei andare a Fossombrone in treno, ma poi dipende se le corse che spero siano frequenti mi consentano di arrivare in orario e in coincidenza ad Urbino (dovendo sempre cambiare con autobus a Fossombrone)

No non ci siamo per niente, e mi farebbe solo una gran rabbia, vedere tanti soldi sprecati inutilmente
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Messaggio  tenius Dom 13 Mar 2011, 13:33

Ecco l'intervento del pseudo-presidente Ricci:
http://www.videofanotv.it//video/545/La-Provincia-in-Diretta--10-marzo-2011--PRIMA-PARTE
http://www.videofanotv.it//video/546/La-Provincia-in-Diretta--10-marzo-2011--SECONDA-PARTE

A riguardo l'intervento di D'Anna di un mesetto fa:
http://www.videofanotv.it//video/338/Ferrovia-Fano-Urbino--La-proposta-di-Giancarlo-DAnna
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RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ??? Empty Giovanni scrive

Messaggio  giovanni baldelli Dom 13 Mar 2011, 11:28

Marco io ho fatto un test visivo nei miei trasferimenti per raggiungere un cantiere a Pesaro ho potuto
constatare che tutte le persone che incroci nel tragitto Fano Pesaro e dico tutte chiaramente sono in
macchina nessuna persona l'ho incrociata sul lato destro cioe' sulla nuova pista ciclabile
e questo vuol dire che e' assurdo pensare che la gente si spostera' per lavoro sulla bicicletta
e secondo me le stagioni e le condizioni meteorologiche non avranno nessun effetto sull'utilizzo della
nuova pista ciclabile tanto chi lavora non l'adoperera' mai e' ho un forte dubbio sull'utilizzo dei ciclisti
veri visto che ho avuto modo di parlare con questa categoria in diverse occasioni e tutti mi hanno
confermato che li' non appoggeranno mai la loro bicicletta

intanto oggi 13 - 03 - 11 c'e' sul corriere adriatico un bellissimo articolo di Tosi Enrico

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RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ??? Empty ma la ciclabile a che serve se non a far divertire la gente

Messaggio  marcops Sab 12 Mar 2011, 22:02

stamattina ho fatto la statale pesaro-fano
nonostante sia stata una piacevole mattinata con sole e temperatura nelle medie del periodo, ho contato in 10 minuti di tragitto ben 10 persone che vagavano su e giù per la pista.
Ora ponendo che 5 persone andavano verso nord e 5 a sud
Ponendo anche che erano le 11 di sabato mattina quindi in un ora di "intenso" traffico
Poniamo anche che il caso vuole che per una intera giornata le ore di luce siano 12 (siamo magnanimi)
con buona pace dei sensi si può pensare che 3 persone sia un utilizzo medio della pista al sabato che fanno in tutto 18 persone all'ora per senso di marcia.
Nei giorni lavorativi credo che se ne possano contare circa la metà.
Detto ciò penso che se la pista è destinata a una diminuzione del traffico ed é vista come bicipolitana (ovvero metropolitana a propulsione propria) ed é pure destinata in un ottica di pianificazione del TPL allo spostamento delle persone per il lavoro più che per lo svago, nulla porta nelle tasche dell'ente come introito, mentre si avrebbe ragione visto il modestissimo traffico alla chiusura della corsa automobilistica Pesaro-Fano in quanto non vi sono utenti.
Ma non é certamente così.
E se la gente nonostante il bel tempo non percorre la ciclabile un motivo ci sarà.
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RICCI: COSA C'E' DIETRO LA PISTA CICLABILE ??? Empty caro Marco chi ti scrive e' Giovanni

Messaggio  giovanni baldelli Sab 12 Mar 2011, 18:03

a proposito di Ricci su Fano tv io ho registrato l'intervento sulla Fano Urbino e seguendo quest'ultimo ha detto le solite cose che
dice nei teatri le assemblee pubbliche che fa' in giro e ti posso assicurare che e' come un nastro registrato
non dice niente di piu' niente di meno di quello che ha detto a Tavernelle e su Fano tv 3 mesi fa ' e via dicendo
non curante dell'evolversi della situazione propio sul tema ferrovia
nei suoi interventi trovo a mio avviso delle grandi difficolta' nell'affrontare il caso ferrovia e pista ciclabile sopra i binari
visto anche l'insuccesso della fossosejore Fano dove e' frequentata da un numero risibile di persone
e quando arrivera' l'estate e qui' lo voglio.Mi auguro che gli arrivino una montagna di proteste per l'naccessibilita' delle spiagge
concludo
Marco ti faro' avere una copia dell'intervento su DVD e l'appuntamento della Provincia in diretta e' tra un mese

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Messaggio  marcops Sab 12 Mar 2011, 15:35

ho appreso per interposta persona che Ricci si è presentato a fano TV per una intervista televisiva.
Mi sucuso anticipatamente se dagli argomenti trattati eviterò di parlare di qualcosa o ne metterò altre in quanto non avendo seguito direttamente il programma non so con certezza di cosa effettivamente si sia parlato.
Ma mi dedicherò ad un sunto, così come mi è stato raccontato.
Oltre ad altri argomenti, ha parlato anche di ferrovia.
La sua visione della Fano-Urbino è a binario unico (battutaccia) ovvero che lui sull'attuale sedime della ferrovia ci vede bene la pista ciclabile.
I motivi che l'hanno portato a tale decisione sono di natura burocratica/sentimentale, ovvero ha sostenuto di essersi recato alle ferrovie e, alla richiesta di ripristino della linea ferroviaria, si è visto ridersi in faccia. Poverino, l'ha presa male e per questo, per non avere altre risate e umiliazioni di questo tipo, ha deciso di chiedere la dismissione della linea.
Ma siccome rispetta l'operato di quelle associazioni che rivogliono il treno, ha deciso di guardare al futuro, proponendo di inserire per il piano del 2020 (provincia felice, si spera!) la ferrovia nella facia di rispetto della superstrada.
Ignorando a mio avviso, costi, modalità di intervento, ottenimento di permessi, ma soprattutto il fatto che costruire una ferrovia là non servirà proprio a nulla.
Forse il presidente negli ultimi tempi si è recato in direzione nord, da Modena verso Milano e ha potuto notare una bella linea TAV costruita accanto all'autostrada A1, e forse nella sua mente, ha fantasticato, ipotizzando di realizzare accanto alla Fano-Grosseto un opera di questo tipo.
Ma il buon Ricci non ha tenuto conto di alcune elementari e semplici supposizioni che mi propongo di scrivere qui di seguito.
1-esuliamo dalla ferrovia e parliamo di strade, nello specifico la Fano-Grosseto, per il tratto già realizzato, ovvero da Fano a Canavaccio (circa).
mi chiedo come sia possibile allo stato attuale realizzare una ferrovia accanto alla superstrada, vista la vicinanza con strutture già edificate di per se già parzialmente in deroga da tale fascia che se non sbaglio è 40 metri.
Come farci stare all'interno della fascia (sempre qualora ANAS dia parere positivo una ferrovia che di fascia vuole 30+30 metri.
I ponti e sovrappassi andrebbero rivisti sia per coniugare la normativa stradale con quella ferroviaria (maggiori altezze???), con eventuale demolizione degli esistenti e conseguente aggravio dei costi.
2-torniamo alla ferrovia. Che tipo di esercizio sarebbe previsto su tale linea? Deve essere una linea locale o una TAV Fano-Urbino senza fermate di sorta? Dove si prevederebbero le strazioni se non nella loro naturale collocazione ovvero i centri dei paesi? Quale sarebbe la velocità di esercizio della linea e cosa si guadagnerebbe in termini pratici e monetari con lo spostamento in tale sede?
3-Gli espropri. Quanto costerebbe espropriare il terreno, il quale non appartiene ad ANAS ma a privati?
4-Cosa costerebbe e quanto tempo impiegherebbe l'esecuzione di un nuovo progetto, la sicura Valutazione di Impatto Ambientale che si rende necessaria per una nuova opera di questo tipo?
5-Dove reperire i fondi?
Ma senza dare una ragionevole risposta a queste domande non mi sembra che sia corretto parlare della realizzazione di una nuova linea ferroviaria senza analizzare il recupero di una infrastruttura esistente, che di per se è già dotata di un suo percorso, che non ha avuto ancora dismissione e per la quale non è necessario alcun iter autorizzativo particolare.
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Messaggio  Giovanni Carboni Mar 23 Feb 2010, 14:24

Il fatto che chiudano i sottopassi è vergognoso!! Ancora una volta tutto per Pesaro e a Fano in spiaggia tocca andarci in barca!! altro che bici, a sto punto meglio che fanno una fermata ferroviaria estiva su marciapiedi di legno!
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Messaggio  marcops Mar 23 Feb 2010, 13:08

Senza entrare nel dettaglio ti dico a cosa serve la ciclabile nel tratto Pesaro-Fossosjore
1- a portare la gente al mare in bici, vista l'esiguità di parcheggi lato statale (c'è gente che non disdegna una pedalata in mezzo a cumuli di sabbia, richiando l'osso del collo, pur di andare a "marina", senza usare l'auto)
2- a portare agli stabilimenti balneari i servizi come acqua, luce, fognature...
3- alla possibilità di realizzare nuove concessioni balneari, altrimenti intercluse all'accesso, causa ferrovia;
4- per creare una via di soccorso accessibile ai mezzi come ambulanze, bici e pedoni permettendo;
5- a sprecare corrente elettrica, visto che è illuminata 365 giorni l'anno, pure in inverno con la nebbia, creando così un "biscione luminoso" che oltre ad inquinare dal punto di vista luminoso (scusate la ripetizione) la costa, inquina dal punto di vista ambientale in quanto le tonnellate di CO2 consumate dai lampioni, equivalgono grosso modo a quelle risparmiate dai ciclisti durante la stagione estiva...
6- credo che da fossosejore a Fano ci sia un vincolo FLORISTICO sulla battigia, ragion per cui, non potendo calpestare un filo d'erba sono stati costretti a fare la pista sul lato monte... inoltre la spiaggia non la si potrà più raggiungere, visto che i sottopassaggi/scoli acque non saranno più transitabili.

In siostanza se per il tratto pesaro-fossosejore vedo una certa e discutibile utilità, per il tratto fossosejore Fano vedo una inutilità totale.

Vedremo poi se i ciclisti la apprezzeranno, se qualcuno si recherà al lavoro Fano-Pesaro e viceversa in bici, nonostante i 40° estivi e le tempeste di bora invernali, così da avvalorare la tesi di QUALCUNO che spregiudicamente vorrebbe mandare gli operai e gli studenti di Urbino a lavorare e/o studiare in bicicletta.
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Messaggio  giovanni baldelli Mar 23 Feb 2010, 00:17

un semplice commento sulle piste ciclsbili
una domanda sorge spontanea
A COSA SERVE LA CICLABILE BAIA REGINA ( FANO ) FOSSO SEJORE ( CONFINE DI COMUNE CON PESARO )
SE UNO OSSERVA BENE L'OPERA VIENE DA CHIEDERSI
PERCHE' DA FOSSOSEJORE A PESARO PASSA A RIDOSSO DELLA SPIAGGIA RENDENDO FRUIBILI I VARI STABILIMENTI BALNEARI ANCHE RECANDOSI IN BICICLETTA ?
PERCHE DA FANO A FOSSOSEJORE LA PISTA PASSA A RIDOSSO DELLA FERROVIA E LA STRADA NAZIONALE
RENDENDO INPOSSIBILE L'ATTRAVERSAMENTO DELLA FERROVIA COME CITATO SOPRA DA BAIA REGINA
A FOSSOSEIORE ?
CITO APPUNTO BAIA REGINA PERCHE E' L'ULTIMA SPIAGGIA AD ESSERE SERVITA DA UN SOTTOPASSO
FERROVIARIO POI DA LI' A FOSSOSEJORE PIU' NESSUNA POSSIBILITA' DI ATTRAVERSARE LA FERROVIA
CONSIDERANDO CHE CON LA NUOVA PISTA CICLABILE VERRANNO CHIUSI QUEI PASSAGGI SEPPUR ABUSIVI
CHE SERVIVANO COME CANALI DI SCOLO DELLE ACQUE METEORICHE CHE PARECCHIA GENTE UTILIZZAVA PER ANDARE AL MARE ( TIPO BAIA DEL RE' SPIAGGIA DEI FIORI ECC...)

COMUNQUE CHIUSE QUESTE DUE DOMANDE UN PO' POLEMICHE DA PARTE MIA E VISTO CHE NON AVRANNO
MAI UNA RIPOSTA
AUGURO BUONE PEDALATE A TUTTI QUELLI CHE NEL MESE DI LUGLIO ED AGOSTO PERCORRERANNO NEL
PRIMO POMERIGGIO A 35° / 40 ° LA MERAVIGLIOSA PISTA CICLABILE FANO FOSSOSEIORE

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