ROMA The European House Ambrosetti 21 aprile 2009
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ROMA The European House Ambrosetti 21 aprile 2009
Cinque proposte per rilanciare le Ferrovie in Italia e in Europa
I risultati dell’Advisory Board costituito da The European House Ambrosetti e da un comitato scientifico di esperti della Comunità Europea e vertici del Gruppo FS, presentati a Roma
Cinque le idee presentate e discusse a Roma durante il Forum "Liberalizzazione e competizione: lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi ferroviari in Europa e in Italia".
La prima preme l’acceleratore sulla necessità di realizzazione un mercato ferroviario unico europeo che mitighi la forte disomogeneità tra i Paesi membri, che oggi ostacola il processo di liberalizzazione e mette a rischio l'equità della concorrenza. Ad esserne penalizzata è proprio l’Italia che ha il mercato più liberalizzato e contendibile.
La seconda riguarda la realizzazione di un piano strategico, di lungo periodo, per il trasporto ferroviario passeggeri e merci in Italia, che punti a competitività, efficienza ed integrazione con gli altri sistemi di trasporto.
Visto il continuo aumento dei costi dei network, la terza proposta sottolinea la necessità di completare le infrastrutture ferroviarie strategiche (come ad esempio i TEN), ricorrendo a qualsiasi forma di finanziamento, anche privata.
Il servizio universale è il tema della quarto punto, che ha infatti evidenziato l’esigenza di destinare risorse adeguate al servizio pubblico italiano. Il confronto con l’estero parla chiaro. In Francia e Germania, gli stanziamenti pubblici per il trasporto universale sono superiori a quelli italiani rispettivamente del 68% e 44%, perciò il rapporto fra Stato, Regioni ed imprese ferroviarie dev’essere rivisto per arrivare a corrispettivi più alti per i Contratti di Servizio. Il trasporto ferroviario regionale esce perdente anche dal paragone con il trasporto su gomma che, in Italia, riceve corrispettivi superiore del 32%.
Al quinto posto infine il trasporto merci. Sono state infatti presentate tutte le iniziative necessarie per promuoverlo e sostenerlo. Oggi, in Italia, le merci trasportate su rotaia sono meno del 10% del totale, rispetto ad una quota che sfiora il 22% in Germania e una superiore al 15% in Francia, mentre il trasporto ferroviario garantirebbe al sistema nazionale maggiore efficienza, sicurezza e sostenibilità, essendo il treno il mezzo in assoluto più ecologico. A beneficiarne non sarebbe solo il sistema nazionale dei trasporti, con una riduzione della congestione del traffico su gomma (che oggi detiene il 90% del mercato merci), ma l’impatto ambientale in genere e il consumo energetico dell’intero sistema.
I risultati dell’Advisory Board costituito da The European House Ambrosetti e da un comitato scientifico di esperti della Comunità Europea e vertici del Gruppo FS, presentati a Roma
Cinque le idee presentate e discusse a Roma durante il Forum "Liberalizzazione e competizione: lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi ferroviari in Europa e in Italia".
La prima preme l’acceleratore sulla necessità di realizzazione un mercato ferroviario unico europeo che mitighi la forte disomogeneità tra i Paesi membri, che oggi ostacola il processo di liberalizzazione e mette a rischio l'equità della concorrenza. Ad esserne penalizzata è proprio l’Italia che ha il mercato più liberalizzato e contendibile.
La seconda riguarda la realizzazione di un piano strategico, di lungo periodo, per il trasporto ferroviario passeggeri e merci in Italia, che punti a competitività, efficienza ed integrazione con gli altri sistemi di trasporto.
Visto il continuo aumento dei costi dei network, la terza proposta sottolinea la necessità di completare le infrastrutture ferroviarie strategiche (come ad esempio i TEN), ricorrendo a qualsiasi forma di finanziamento, anche privata.
Il servizio universale è il tema della quarto punto, che ha infatti evidenziato l’esigenza di destinare risorse adeguate al servizio pubblico italiano. Il confronto con l’estero parla chiaro. In Francia e Germania, gli stanziamenti pubblici per il trasporto universale sono superiori a quelli italiani rispettivamente del 68% e 44%, perciò il rapporto fra Stato, Regioni ed imprese ferroviarie dev’essere rivisto per arrivare a corrispettivi più alti per i Contratti di Servizio. Il trasporto ferroviario regionale esce perdente anche dal paragone con il trasporto su gomma che, in Italia, riceve corrispettivi superiore del 32%.
Al quinto posto infine il trasporto merci. Sono state infatti presentate tutte le iniziative necessarie per promuoverlo e sostenerlo. Oggi, in Italia, le merci trasportate su rotaia sono meno del 10% del totale, rispetto ad una quota che sfiora il 22% in Germania e una superiore al 15% in Francia, mentre il trasporto ferroviario garantirebbe al sistema nazionale maggiore efficienza, sicurezza e sostenibilità, essendo il treno il mezzo in assoluto più ecologico. A beneficiarne non sarebbe solo il sistema nazionale dei trasporti, con una riduzione della congestione del traffico su gomma (che oggi detiene il 90% del mercato merci), ma l’impatto ambientale in genere e il consumo energetico dell’intero sistema.
mimaz- Numero di messaggi : 119
Data d'iscrizione : 14.03.09
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