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Gita sulla Merano-Malles (Ferrovia Val Venosta) [personale]

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Messaggio  marcops Ven 21 Ago 2009, 21:13

Finalmente riesco a pubblicare le foto dell'ultima gita ferroviaria che ho fatto in Trentino.
La Merano-Malles è davvero la "sorella mancata" della Fano-Urbino. Ha subito più o meno le stesse traversie e si assomiglia molto come tracciato e come tipo di servizio!
La stazione di Merano è abbstanza grande e paragonabile benissimo con Pesaro, con la differenza che al suo interno trovano posto (credo) le officine della SAD, ho visto dei pezzi smontati di autotreni Stadler!!!!
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Il treno è molto comodo si viaggia bene ed è velocissimo tanto che nelle prime curve, a dire il vero, mi ha fatto un po' strano...
Il viaggio verso Malles prosegue bene e veloce ed è possibile ammirare la dirversità architettonica tra le vecchie stazioni e le nuove, davvero impressionante!!!
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Gita sulla Merano-Malles (Ferrovia Val Venosta) [personale] Img_2314
Si passa anche per Lasa e le sue famozse cave di marmo!
Ecco una foto con il marmo ammucchiato e la funicolare che serve la cava!
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ed eccomi infine arrivato al capolinea Malles
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questa è una vista migliore del autotreno della SAD
Gita sulla Merano-Malles (Ferrovia Val Venosta) [personale] Img_2317
Merano è un paese davvero incantevole, purtroppo la breve sosta non mi ha permesso di ammirare che un paio di vie principali!!!
La stazione di Malles è un pochino distante dal paese ed è ragiungibile con circa 10 minuti di cammino!
Inoltre è affiancata dalla stazione delle autolinee! Eccon qualche vista di insieme!
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Sono ancora integri gli impianti di stazione, la rimessa (tra l'altro in perfetta efficienza) la torre idraulica e addirittura la stella di inversione!!!!
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imponente è il deposito bici! Infatti da Malles si può scendere nella valle attraverso un sistema di piste ciclabili sino a Merano!
Gita sulla Merano-Malles (Ferrovia Val Venosta) [personale] Img_2322
è proprio vero!
Gita sulla Merano-Malles (Ferrovia Val Venosta) [personale] Img_2323
due convogli alla stazione di Malles!
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Una nota: come ultima cosa vi lascio con la misteriosa macchinetta a bordo treno.
Gita sulla Merano-Malles (Ferrovia Val Venosta) [personale] Img_2325
Si tratta di una specie di obliteratrice al cui interno si inserisce la "carta valore" che contiene un importo di assegnato.
DIgitando poi il codice di destinazione dalla carta viene detratto l'importo designato e viene stampigliata sul retro il pagamento, la validità del biglietto e il numero del treno!
Praticamente si tratta di una obliteratrice evoluta che evita le code in biglietteria, oltre ad essere a prova di stupido!

Sicuramente è la migliore ferrovia su cui abbia viaggiato e un esempio da prendere in seria considerazione!
marcops
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Messaggio  marcops Ven 21 Ago 2009, 21:17

SAD MERANO-MALLES http://www.clubtrenibrianza.it/Sad_Merano_Malles_estate2007.htm

Sulla storia recente e meno recente nonchè sulla nascita e rinascita della Ferrovia della Val Venosta è stato scritto molto: in particolar modo da quando è stata riaperta, dal Maggio 2005, tale ferrovia è diventata in Italia un esempio da seguire, una dimostrazione vivente del fatto che, se si organizzano bene le cose e si investe mentalmente ed economicamente sul treno, i risultati non mancano e la gente considera tale mezzo utile ed indispensabile, sia per i propri trasferimenti per lavoro e studio, sia per motivi di svago, turismo e divertimento. Un esempio di ciò che si potrebbe realizzare in altre parti d'Italia, solo se ci fosse veramente la voglia di farlo.

BREVE STORIA

La Ferrovia della Val Venosta nasce come collegamento ferroviario tra Merano e Malles il 1 Luglio 1906, quando viene inaugurata e considerata come "una parte" di un ambizioso e grande progetto che vorrebbe una linea ferroviaria tra Venezia, la Valsugana, Trento, Bolzano, la Val Venosta, il Passo Resia per infine arrivare a Landeck, in Austria e collegarsi così alla rete europea. Cosi come altre ferrovie alpine, la "Val Venosta" rimase invece un ramo a sè stante e iniziò così il suo servizio prettamente locale, egregiamente svolto sino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, periodo durante la quale aumenterà il lavoro per la nostra ferrovia, impegnata a trasportare i soldati al fronte.

Essendo noto l'esito del conflitto, il passaggio allo Stato Italiano avviene "con tutto il resto della provincia" nel Novembre 1918 e col passare nel tempo sulla linea nei decenni sucessivi viene introdotta l'automotrice, i cui primi servizi in valle sono databili intorno al 1949 grazie alle ALn 556, spesso in doppia trazione o anche tripla, a volte addirittura accompagnate dai simpatici "trabiccoli" LDn 24.

Una volta conclusasi anche la Seconda Guerra Mondiale, la Ferrovia della Val Venosta viene sempre più considerata un ramo secco, come da buona tradizione mentale italiana, tanto che si parla già di una sua probabile chiusura durante gli anni sessanta, stante la scarsità del traffico passeggeri, scarsità che peraltro volendo si può anche creare "ad hoc" effettuando corse ad orari assurdi o rallentando sempre più la velocità dei convogli data la minima manutenzione indispensabile all'armamento.

Nel 1976/77 una ventata di modernità interessa la valle, dato che cominciano a comparire alcune ALn 668 serie 1700. Purtroppo il 9 Giugno 1990 proprio tali automotrici "provenienti da Roma" (in realtà dal deposito di Lecco) cessano il loro servizio e la ferrovia viene abbandonata a sè stessa pur vedendo ogni tanto transitare qualche treno storico speciale ancora per qualche anno, sino al 1993 c.ca.

Durante gli anni novanta però la Provincia Autonoma di Bolzano ha una considerazione un tantino differente rispetto a Roma nei confronti della ferrovia e decide quindi di far suo il sedime ferroviario per riaprire il collegamento ferroviario, acquisendo la ferrovia in varie fasi dal 1993 al 1999 estromettendo definitivamente la proprietà statale della linea nel Marzo 2001. Seguendo la normativa europea ferroviaria che nel frattempo si stava evolvendo, la Provincia affida gli impianti fissi a STA Strutture Trasporto Alto Adige (una sorta di RFI locale) ed il futuro esercizio lo assegna invece alla nota SAD Bolzano, già esercente di svariate funivie, la funicolare della Mendola ed il Trenino del Renon dal 1992. I lavori di ristrutturazione riguardano l'intera linea, vengono recuperate le stazioni originarie, vengono ricostruiti e risistemati i ponti, aggiunte nuove fermate e rifatto completamente l'armamento.

Con grande festa il giorno 5 Maggio 2005 rinasce così il trenino della Val Venosta, adottando tutti i criteri e sistemi che potrebbero rivitalizzare moltre altre tratte ferroviarie secondarie: il sistema DCO che controlla l'intera linea da Merano, le stazioni impresenziate ma non abbandonate a se stesse, viene acquistato moderno materiale rotabile e la Ferrovia viene inserita nel noto sistema tariffario integrato della Provincia. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, nell'arco di due anni la ferrovia, aumenta le corse effettuate sia nei feriali che nei festivi, si raggiungono cifre come i 2 milioni di passeggeri trasportati solo nell'anno 2006 (!!) e si effettuano da Dicembre 2006 e Febbraio 2007 anche corse dirette da Bolzano a Malles, inizialmente nei soli giorni feriali e successivamente anche nei festivi.



ORARI E TRACCIATO

La linea Merano-Malles, lunga 60,4 km c.ca, è nota soprattutto per avere due curiosi "capovolgimenti di fronte", ovvero due tratti in cui il treno, onde superare importanti gradini del terreno, per dirla breve s'attorcilia su se stesso procedendo prima in una direzione e poi ritornando in direzione di Malles, esattamente a Marlengo e Silandro, punti in cui i treni entrano in stazione in direzione di Merano sebbene stiano viaggiando verso Malles. Senza stare a dilungarsi in altri particolari, stante la corposa bibliografia edita in questi ultimi mesi, ricordiamo che a Malles è presente una delle ultime "stelle" per l'inversione delle locomotive a vapore (utilizzata anche dalla loco a vapore 728 022 in occasione del Centenario nel Luglio 2006) mentre l'intera linea è armata con traversine ad Y, ovvero dotate di un particolare disegno che ha una buona presa della massicciata ed ha consentito di dotare l'intera linea di un singolo spezzone di rotaia, da Merano sino a Malles. Inoltre le stazioni di Tel e Senales, molto decentrate rispetto agli abitati, sono diventati semplici posti di movimento (i treni s'incrociano e si fermano non effettuando servizio salita/discesa passeggeri) e sono state realizzate fermate più vicine agli abitati, dato che non esiste nessuna "legge" che obblighi una stazione a rimanere dove è sempre stata, magari scomoda, e questo magari lo si potrebbe "capire" anche da qualche altra parte...

Attualmente la Ferrovia della Val Venosta vede l'effettuazione all'incirca di 23/24 coppie feriali di corse (19 nei festivi) dalle ore 5.45 alle 22.43, con una frequenza feriale di c.ca 30 minuti quasi ininterottamente dalle ore 9.00 alle 18.15 in partenza da Merano. In particolare nei giorni feriali vengono effettuate 6 coppie di treni "diretti" i quali percorrono la linea in 1 ora e 10 minuti contro 1 ora e 22/23 minuti dei treni effettuanti tutte le fermate.

Inoltre da Dicembre 2006 i treni Stadler GTW di SAD Bolzano hanno preso in carico l'effettuazione di treni anche sulla Bolzano-Merano, mentre dal Febbraio 2007 nella gran parte dei casi da Bolzano a Malles non è necessario effettuare cambio convoglio a Merano. In particolare proprio questo aspetto del "cambio gestione" a Merano genera qualche piccola situazione non tanto chiara, come ad esempio treni diretti SAD da Malles che proseguono su Bolzano ma indicano esternamente "Merano" o treni per Malles partiti da Bolzano i cui annunci vocali segnalano che Merano è la stazione di fine corsa ed invece il treno prosegue per Malles. A partire poi dal 13 Maggio 2007 due coppie di treni diretti feriali vengono effettuate anche nei giorni festivi, garantendo così il collegamento diretto con il capoluogo anche nei giorni di festa. Unica attuale incongruenza è che tali coppie di treni continuano a comparire come soli feriali su tutti gli orari presenti a bordo dei convogli e nelle stazioni. Ulteriori informazioni specifiche sulla ferrovia ai siti http://www.vinschgerbahn.it/ e http://www.treni.bz.it/it/3/page.html oltre alla varie editoria comparsa su carta.

MATERIALE ROTABILE

Il parco rotabili di SAD Bolzano per la Ferrovia della Val Venosta è costituito da 12 autotreni Stadler GTW 2/6 dotati di due casse che poggiano su un modulo di trazione centrale da 780 kW, dotato di carrello motore, il tutto per una lunghezza di 39,5m ed una larghezza di 3m. Il treno trasporta 104 passeggeri seduti e 124 in piedi, per un totale di 228 posti totali. L'unità di trazione centrale ha un corridoio che mette in comunicazione i due ambienti passeggeri, di cui uno dotato di ritirata e spazio apposito per le biciclette, molto utilizzate su tale linea dato che è possibile noleggiarle quasi in ogni stazione e percorrere lo stesso percorso sulla lunga ciclabile Resia-Malles-Merano-Bolzano-Trento.

I vari elementi dei treni sono classificati nel seguente modo: la cassa priva di ritirata (solitamente rivolta verso Merano) ha numerazione 101, il "cubotto" motore centrale ha numerazione 102 e la cassa con ritirata (lato Malles) ha numerazione 103. Pertanto il primo treno è composto dalle unità 101 001, 102 001 e 103 001, il secondo da 101 002, 102 002 e 103 002 e così via. Attualmente i treni consegnati risultano essere 12 esemplari (numerati da 001 a 012), suddivisi tra la commessa originale (8 treni) e l'opzione confermata successivamente (4 treni), i cui convogli sono stati via via consegnati entro l'inverno 2006/2007.
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Messaggio  Giovanni Carboni Sab 22 Ago 2009, 13:45

Anche questa volta mi complimento per foto e testo. Riguardo alla obliteratrice mi sembra che qualcosa di simile o uguale sia presente anche sui bus di Ancona. Inoltre mi pare di ricordare che il "bollo nero" al centro sia una specie di lettore a distanza di schede magnetiche...però non sono sicuro.
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