Moretti: dismissione ferrovie al di fuori delle grandi città
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SI RACCOGLIE QUELLO CHE NEI SEGGI SI E' SEMINATO
PURTROPPO E' TRISTE DIRLO ADESSO SI STA' RACCOGLIENDO QUELLO CHE PER DECENNI SI E' SEMINATO SOLO INTERESSI DI POCHI POLITICI A DISCAPITO DI MASSE SEMPRE PIU' NUMEROSE DI POPOLAZIONE SUDDITA OBBLIGATA A PAGARE TASSE SEMPRE PIU' ESOSE OTTENENDO IN CAMBIO SEMPRE MENO SERVIZI E PRESE DI POSIZIONE DA PARTE DEI GOVERNANTI SEMPRE MENO DEMOCRATICHE POVERA ITALIA ED ITALIANI DEL CETO MEDIO BASSO
giovanni baldelli- Numero di messaggi : 106
Data d'iscrizione : 26.03.09
Re: Moretti: dismissione ferrovie al di fuori delle grandi città
Questo è ciò che vuole la politica è Moretti esegue solo delle direttive da essa, anche se ci mette molto di suo avendo carta bianca dal Tesoro.
Questa è l'Italia il paese della gomma, dove anche il gruppo FS detiene ora uno tra i più grandi gruppi di autotrasporto tra l'altro (vedasi gruppo SOGIN-SITA) e ci sono palesi conflitti di interessi. Ma nei vari mandati di Moretti si è solo uccisa la rete snellendola all'osso, uccisione del traffico merci (già iniziato tutto prima della congiuntura economica) e dei servizi a lunga percorrenza sovvenzionati. O AV o il resto non ce ne frega nulla, adesso le varie direzioni trasporto regionale di Trenitalia man mano che scadranno i contratti di servizio con le regioni, si andrà a gara dove vinceranno aziende che offriranno servizi al ribasso tagliando ancora treni e linee (vedi chiusura di dodici linee in Piemonte nell'ultimo anno e mezzo, altre in Abruzzo e in Campania) con conseguente diminuzione della sicurezza. Stiamo andando verso la privatizzazione totale e forse anche della rete, cosa avvenuta nel Regno Unito con risultati disastrosi ed ora il governo UK sta ristatalizzando tutto di nuovo.
Complice di tutto ciò il quarto pacchetto della riforma ferroviaria voluta dalla CE: un disastro.
Purtroppo la ferrovia rimarrà ai minimi termini, un giocattolo costoso per pochi facoltosi e per i pochi fortunati ancora toccati geograficamente da essa.
IL TUTTO È SCONFORTANTE!
Questa è l'Italia il paese della gomma, dove anche il gruppo FS detiene ora uno tra i più grandi gruppi di autotrasporto tra l'altro (vedasi gruppo SOGIN-SITA) e ci sono palesi conflitti di interessi. Ma nei vari mandati di Moretti si è solo uccisa la rete snellendola all'osso, uccisione del traffico merci (già iniziato tutto prima della congiuntura economica) e dei servizi a lunga percorrenza sovvenzionati. O AV o il resto non ce ne frega nulla, adesso le varie direzioni trasporto regionale di Trenitalia man mano che scadranno i contratti di servizio con le regioni, si andrà a gara dove vinceranno aziende che offriranno servizi al ribasso tagliando ancora treni e linee (vedi chiusura di dodici linee in Piemonte nell'ultimo anno e mezzo, altre in Abruzzo e in Campania) con conseguente diminuzione della sicurezza. Stiamo andando verso la privatizzazione totale e forse anche della rete, cosa avvenuta nel Regno Unito con risultati disastrosi ed ora il governo UK sta ristatalizzando tutto di nuovo.
Complice di tutto ciò il quarto pacchetto della riforma ferroviaria voluta dalla CE: un disastro.
Purtroppo la ferrovia rimarrà ai minimi termini, un giocattolo costoso per pochi facoltosi e per i pochi fortunati ancora toccati geograficamente da essa.
IL TUTTO È SCONFORTANTE!
tenius- Numero di messaggi : 91
Data d'iscrizione : 07.03.09
Moretti: dismissione ferrovie al di fuori delle grandi città
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L’AD a Bologna a margine di ExpoTunnel: “Dove c'è una grande densità di persone si va in treno o con la metropolitana, dove esiste una quantità modesta si va in pullman”
Bologna, 17 ottobre 2013
“Quando si parla di integrazione dei trasporti vuol dire che dove c’è una grande densità di persone ci si sposta in treno, o con la metropolitana, mentre dove la quantità è modesta si usa il pullman, altrimenti ci sono soltanto sprechi”. Così Mauro Moretti, AD di FS Italiane, a margine di ExpoTunnel a Bologna. Secondo Moretti, per poter sviluppare al meglio i collegamenti su ferro in Italia, occorre investire sui servizi ferroviari nelle grandi città e dismettere quelli dei piccoli centri. “Continuare a dire che tutti hanno diritto ad avere la ferrovia e i pullman, che però rimangono entrambi vuoti, significa buttare via i soldi dei contribuenti”, ha evidenziato l’AD, precisando che “ci sono infrastrutture non più utili per un servizio di qualità, che hanno costi eccessivi e che, quindi, vale la pena dismettere, come per qualsiasi altro insediamento industriale”. Diverso invece il discorso che riguarda alcune grandi città, dove in certi orari i servizi ferroviari sono del tutto insufficienti: “Lì bisogna investire molto, molto di più, perché continuare a fare operazioni a pioggia non ha senso per nessuno”. Interpellato sulla Torino - Lione Moretti ha detto che in Val di Susa i lavori stanno procedendo secondo i tempi previsti, mostrando tuttavia il suo disappunto per una certa indifferenza dei media verso una grande infrastruttura che si sta realizzando nel Brennero: “Un’opera su cui stiamo andando veloci, visto che abbiamo già scavato 26 chilometri di tunnel”.
L’AD a Bologna a margine di ExpoTunnel: “Dove c'è una grande densità di persone si va in treno o con la metropolitana, dove esiste una quantità modesta si va in pullman”
Bologna, 17 ottobre 2013
“Quando si parla di integrazione dei trasporti vuol dire che dove c’è una grande densità di persone ci si sposta in treno, o con la metropolitana, mentre dove la quantità è modesta si usa il pullman, altrimenti ci sono soltanto sprechi”. Così Mauro Moretti, AD di FS Italiane, a margine di ExpoTunnel a Bologna. Secondo Moretti, per poter sviluppare al meglio i collegamenti su ferro in Italia, occorre investire sui servizi ferroviari nelle grandi città e dismettere quelli dei piccoli centri. “Continuare a dire che tutti hanno diritto ad avere la ferrovia e i pullman, che però rimangono entrambi vuoti, significa buttare via i soldi dei contribuenti”, ha evidenziato l’AD, precisando che “ci sono infrastrutture non più utili per un servizio di qualità, che hanno costi eccessivi e che, quindi, vale la pena dismettere, come per qualsiasi altro insediamento industriale”. Diverso invece il discorso che riguarda alcune grandi città, dove in certi orari i servizi ferroviari sono del tutto insufficienti: “Lì bisogna investire molto, molto di più, perché continuare a fare operazioni a pioggia non ha senso per nessuno”. Interpellato sulla Torino - Lione Moretti ha detto che in Val di Susa i lavori stanno procedendo secondo i tempi previsti, mostrando tuttavia il suo disappunto per una certa indifferenza dei media verso una grande infrastruttura che si sta realizzando nel Brennero: “Un’opera su cui stiamo andando veloci, visto che abbiamo già scavato 26 chilometri di tunnel”.
tenius- Numero di messaggi : 91
Data d'iscrizione : 07.03.09
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